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sabato 21 aprile 2012

Orissa....il perché del Maoismo



Vi ricordate Paolo Bosusco, l'italiano rapito dai maoisti naxaliti nello stato indiano dellOrissa?....Nessuno di Voi ha mai approfondito il perché, in alcune  parti del mondo, certi fenomeni si manifestino ancora, nonostante siano stati consegnati alla storia quali accadimenti negativi, degni di essere ricordati solamente per le tragedie umane che hanno comportato e quali baluardi a testimonianza di fenomeni che non abbiano a ripetersi nell'avvenire.
Ebbene, la scorsa estate, io, la mia famiglia ed una coppia di amici eravamo proprio in quella regione, a poche decine di chilometri di distanza da dove Bosusco è stato rapito, in quell'India tribale , dimenticata dallo stato, dal mondo e dalla storia e relegata in un limbo temporale senza confine, senza inizio e senza fine, in cui il progresso è segnato solamente da qualche automezzo per il trasporto di merci e di umane genti.
La vita, segnata dal lento scorrere del tempo, dal sorgere del sole e dal suo tramontare, dal duro lavoro quotidiano dei campi, dai raccolti possibili dal volere degli Dei, i quali capricciosi per natura, decidono sulla pelle dei loro devoti, l'abbondanza delle precipitazioni del monsone, che tutto regola in gran parte di questa desolata parte del mondo.
In questa parte dell'India tribale, vivono queste minoranze etniche che, paradossalmente, unici veri abitanti autoctoni della penisola indiana, sono oramai relegati ai margini della società, vivendo di stenti in una regione tra le più aride del subcontinente.
Ecco pertanto che risulta facile, tra i derelitti, tra gli ultimi,  far passare un messaggio, pure cassato dalla storia, ma l'unico che possa dare una speranza, l'unica speranza, a popolazioni altrimenti condannate all'oblìo.
Ed ecco che il Maoismo sembra essere la loro unica dottrina possibile, una dottrina che parla di uguaglianza, della fine delle prevaricazioni, di un mondo senza ingiustizie e del riscatto di chi è costretto, dagli eventi e dalla prevaricazione di altri, ad essere "ultimo"
L'unica dottrina in grado di infondere quell'orgoglio di chi, un tempo padrone in casa propria, è ora costretto, oppresso, deriso e dimenticato. E cerca nel nome di tale dottrina, di riprendere con la violenza, quello che altri hanno, via via loro tolto. Di ridare quella dignità a coloro che altrimenti sopravvivono senza "speranza".

 "anche la speme ultima dea, fugge i sepolcri..... Ugo Foscolo

Lo so che tali riflessioni, possono far nascere facili sospetti di simpatie Maoiste del sottoscritto,  simpatie ingiustificate da chi, è vissuto nell'abbondanza e senza privazioni. Di chi, a conoscenza della Storia può scegliere...... tuttavia mi sento di giustificare questi "ultimi" e credo che.... dopo queste mie fotografie anche voi converrete con me.

highlights from Orissa (Bastar)

























Secondo Voi ....possono essere giustificati.

Aspetto Vostri commenti. E se volete posso condividere con voi il mio viaggio introspettivo. 

Foto di Mauro Lago

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